Insieme anche quest’anno le nostre famiglie in pace, ognuna dentro la fatica della crisi generale ma con il proprio lavoro. Quanto a salute Giancarla, mia nuora, e figli 4-11-13 anni, (l’età delle signore viaggia sempre in incognito) hanno avuto l’idea bizzarra di beccarsi l’influenza, così sul Lazzaretto della loro casa veglia il fortissimo Andrea.
Meno regali e utili, i giochi per i bimbi.
Elena e io siamo felicemente assediati con discrezione dal bene dei figli che a volte però colpiscono duro, come è avvenuto con questo "sito", per me inimmaginabile, fatto calare dal cielo da Giovanni (non l’evangelista) e di cui ancora non mi rendo del tutto ragione. Un giocattolo molto serio, confezionato su misura, coraggioso penso anche azzardato, soprattutto un invito affettuoso e fermo al papà ad uscire dal guscio in cui l’età trova rifugio, per continuare più consapevole e partecipe del vivere che gli sta attorno.
Mi permette di inserirmi in un circuito di collegamenti, posso proporre, ascoltare, posso scegliere il rapporto di relazione, confrontarmi in uno stile libero e responsabile, ho facoltà di replicare ma anche il rischio di espormi senza poter correggere né cancellare il primo scritto.
Il titolo affascina, parla di divisione, di realtà distinte e separate, nel silenzio il pensiero, l’anima, nella parola il corpo, la relazione, eppure realtà che possono fondersi in una. Nella parola può abitare il silenzio se questa annida nell’animo di chi la ascolta lo stupore, e svanito il suono, il pensiero e il cuore non cessano di contemplare, di essere rapiti.
Un regalo "su misura" dunque, le misure però le ha prese lui, l’età e ciò che questa si porta dietro, i limiti culturali, il buio informatico….chissà, la scommessa dell’avventura ora è soltanto mia.
Vado.
Grazie Giovanni, a tutti gli auguri di un anno buono.
Papà
NB.- Il Natale che se ne va.
Nella chiesa qualcuno deplora la scarsa "interiorità", la mancanza del senso della famiglia, gli ornamenti festosi là dove non c'è fede,…anche queste "perplessità" passano..
E’ bello pensare che proprio Chi solo mi può giudicare non giudica e concede la fede, che un sentiero sconosciuto può attraversare il luccichio di un ninnolo e arrivare al Natale che Gesù mi chiede.
Questa Nascita rimane per tutti, nessuno escluso, un amore forte, sigillata soltanto nelle parole del Vangelo e nel cuore di ognuno.