L'ultima degli otto. Capita a volte che ci fissiamo, lei in silenzio, le parlo. Nel suo silenzio, nel suo sguardo la maestà inconfutabile dell'innocenza, non c'è timore, "non può accadere che l'amore si interrompa".
Scintilla,è il nome segreto tra lei e me da quando era piccolissima, ma ancora non lo conosce, è un folletto di vita, di novità, qualche riserva per la schiena dei nonni. Scintilla, sino a sfinirti, fino a sperare un po' di riposo e appena partita a sperare di riaverla presto. Improvvisamente lascia i giochi, corre, si abbarbica alle mie gambe: poche coccole poi via di nuovo, ma è sempre il suo sguardo a imprigionare.
Occhi belli, invincibili, spalancati all'innocenza, mi fissano sereni. Lo sguardo limpido di una bambina non inizia nei suoi occhi e neppure si esaurisce nei tuoi, viene da e va oltre. Ogni volta è annuncio, richiesta di fedeltà; innamora e disorienta, se sai ascoltarlo da quelle parti è vicino il confine di Dio. Un dono, una speranza che si dilata oltre.
Però fra i riccioli di questi "piccoli angeli" qualche diavoletto, da latte anche lui come i denti, c'è e punge.
L'anno dopo ancora dai nonni per dieci giorni. Luglio in montagna. Un anno in più, è un pochino cambiata. Anche il nonno quest'anno, un po' stanco. In casa un giorno l'ho ripresa, ma ho esagerato nel tono della voce, nella durezza dell'espressione e tutto è accaduto in un lampo.
Si è fatta seria, ho visto i suoi occhi ancora spalancati ma sorpresi, poi dilatarsi increduli e subito contrarsi, farsi piccoli, scuri, occhi spaventati, ormai di paura. Piange forte, giù dalla panca e di corsa dalla nonna. In fondo al corridoio fratellino e nonna in piedi, sorpresi, muti.
Sono allibito, proprio a lei "è accaduto" ciò che "non può accadere" e...proprio io.., ma non ho tempo di pensare a me. A passi calmi in camera, la chiamo con particolare dolcezza, con il suo nome vero, le accarezzo i capelli,...."vieni col nonno a fare un gioco bello ?". Subito fa sì col capo, non piange più e alza la piccola mano a incontrare la mia, e insieme, insieme camminiamo ancora.
Ritagliare quadratini da cartoni di colore diverso, sceglierne uno dalla ciotola e appoggiarlo al foglio bianco e tenerlo fisso con un ditino; la mano libera afferra la lista sottile di scotch che il nonno le porge e incolla. Poi un altro e ancora. Adesso stiamo decidendo che cosa comporre di nuovo, il bosco, il mare, una casa... occhi belli, invincibili, spalancati all'innocenza....un foglio l'ho conservato, è appeso qui al muro vicino alla mia scrivania.
Per mesi ho sofferto. Ho fiducia che Scintilla e fratellino sapranno andare oltre lo sbaglio del nonno.
Non dimentico i "due sguardi", ma è il primo a occuparmi il cuore e l'anima, quello del bene, quello vicino al confine di Dio, è da lì che, ormai adulti, i miei nipotini leggendo queste parole scritte dal nonno, sorrideranno affettuosi.
E dovunque io sia, ci vorremo bene.
Buongiorno Luigi!
RispondiEliminaChe post dolce... Sarebbe bello che Scintilla lo potesse leggere, un giorno, questo tuo diario virtuale.
Credo che i suoi occhi, capaci di sguardi vicini a Dio, si riempirebbero di lacrime di gioia per la consapevolezza del tuo amore per lei e per gli altri 7...
Io credo che i nostri "piccoli" abbiamo un bisogno forte di qualcuno che sappia anche rimproverarli. E se non lo capiscono subito, lo rimeditano nel corso del loro diventare uomini e donne maturi.
Per la tua Scintilla, la manina che subito ti ha allungato e ti ha stretto e lasciato stringere, è un passettino verso questa certezza: c'è qualcuno che la guida e la guiderà fin che potrà per amore, verso la trada più sicura.
Ti abbraccio con grande simpatia... te e i tuoi splendidi 8 nipotini!!!
Kaishe