domenica 15 settembre 2013
Senza Titolo E (Quaderno di Lavoro 75°)
( continua da /74° )
Cara Lucia,
...sento il peso dei miei 76 anni, da tempo si è fatto più marcato, ..Devo riconsiderare l'opportunità di proseguire nel mio impegno al Trivulzio, decisione sofferta, considerata l'importanza che riveste per me,.. Si compie un periodo bello e intenso con la semplicità e la naturalezza della vita, bello e intenso come insieme l'abbiamo vissuto.
Benedico il giorno in cui mi hai permesso di iniziare questa nuova condivisione, a me allora poco chiara eppure attesa da tempo. Avrò nostalgia dei momenti più umani e più sacri vissuti a tu per tu coi malati sulla soglia del tempo, porgendo il sorso d'acqua o il cucchiaio del pasto, discorrendo oppure ascoltando soltanto la loro presenza.
E tuttavia ciò che ora mi viene sottratto non sminuisce la gioia e la riconoscenza per quanto ho ricevuto e gratuitamente mi è stato concesso di offrire. Sento un vuoto ingombrante, le colleghe, i colleghi, tutti, ma oltre l'affetto che pure rimane e la commozione, sento il bene che mi avete lasciato dentro, di cui voi tutti avete stipato la mia vita, materiale e spirituale.
Con te particolarmente vorrei soffermarmi, abbiamo alle spalle una storia lunga, però l'amicizia non resta alle spalle.
Mi mancherà il tuo pungolo a sospingere il pensiero verso prospettive più ampie o nei recessi dell'animo, mio e dell'altro...e io troppo ostinato a rintuzzarti.
Vedi, è una lettera un po' strana, scrivo a te e mi rendo conto che non riesco a non pensare e non parlare a tutti.
Non voglio però che i ricordi appannino il presente, restiamo fiduciosi sempre e sempre insieme, perché insieme abbiamo camminato nel bene.
Naturalmente ci ritroveremo alla riunione.
Cara Lucia grazie, ti ricordo, ti voglio bene. Luigi
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