Parlano di libertà. Libertà di informazione, di stampa, nulla da eccepire, ci mancherebbe altro.
L'affare Berlusconi, poi Feltri, Boffo, Ezio Mauro....soltanto i nomi più in voga, ma senti le parole avvelenarsi, diventare crudeli, uno contro l'altro come in un gioco di gladiatori. Cerco di tenermi a distanza, ma sono parte di questa società. Coinvolto dunque, indignato. E umiliato.
Intanto l'importante è colpire, privacy, pubblico, privato, dignità, confini labili per ogni giornalista, ognuno tiene il palco e non so se i burattini alla fine siano i grandi nomi oppure noi (io compreso) che assistiamo inermi.
Si informa, si accusa, si condanna, si diffama,....l'Italia in coda agli altri stati attende: tanti problemi, le riforme, drammi che incombono su molte famiglie nel mondo del lavoro. I suoi uomini sono sul palco.
Forse politici e giornalisti non sanno che non si uccide soltanto fermando il cuore
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