venerdì 14 settembre 2012

Tempo scaduto, tempo che continua (59° di Q. di L.)

              

       ( segue )

   
       Il "mio" passato da volontario...


       E' un passato al quale sono riconoscente, cui porto affetto.
 
       Un passato che non mi inchioda al passato. Un passato che mi è entrato dentro, che provoca un senso di apertura, di amore scambiato. Un passato che mi fa prossimo anche a chi non conosco, che mi instilla quiete nell'agire.

       Un passato che ama il presente mentre sopravviene, e il presente successivo e quello successivo ancora; un modo, vicino al malato, di pensare il futuro, perché questo passato non cessa di additare il futuro.

       Un passato che lascia distinte e fonde insieme le realtà materiali e spirituali che vivo: quelle che vedo e tocco e quella, cui già appartengo...che per ora non vedo e non tocco.


       Qui gratuitamente mi hanno portato i volti, il dolore, l'amore dei miei malati; ora però il dolore è acqua sulla sabbia. Nell'animo, come un dono, custodisco la consolazione del bene condiviso e la speranza.


       Tutto è avvenuto nel quotidiano, evidente e misterioso ogni volta, come tutto il tempo del Signore.


       

       






      

martedì 4 settembre 2012

Card. CARLO MARIA MARTINI





       Si conoscevano la gravità e l'imminenza, tuttavia ci si sente fragili al colpo.
     
       Le 15,45 di venerdì 31 agosto. Nell'annuncio persino la presenza di un orario mi impressiona: l'attimo nascosto a tutti finchè non sia superato. Può sembrare banale perché "ogni cosa ha un suo orario", ma qui si è concluso il viaggio - un po' anche mio - e immediatamente si alza il grande silenzio.

       Subito il dolore di un popolo, oltre la Diocesi e l'Italia, l'affetto - tanto affetto - e riconoscenza e apprezzamento di tutti, con qualche rara voce diversiva.

       Mi resta il silenzio e la compagnia delle parole di Martini - che accolgo con impegno pur nei limiti della mia preparazione - rivolte alla Chiesa e ad ognuno di noi, dunque anche a me personalmente:  contemplazione  e  responsabilità.

       Hanno parlato il silenzio e l'abbraccio del popolo dei credenti e dei non credenti.

       Mi preme ora che tanto plauso trovi rispondenza concreta nella vita della Chiesa e che si attui il "sogno" profetico meditato e pregato dal Cardinale Martini.



NB.                    Alcuni stralci dal Corriere della Sera di domenica  2 settembre 2012


-      "Pregherei Gesù di inviarmi angeli, santi o amici che mi tengano la mano e mi aiutino a superare la mia paura"  (riflessione sull'agonia)

-      "Tutta la vita cristiana è una lotta interiore e continua col mistero del male" e "col passare degli anni diventa ancora più drammatica, più forte, perché tocca le cose ultime della vita"

-      "..Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle uscite di sicurezza. Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio"

-      "L'importante è che impariate a pensare, a inquietarvi"

-      "La Chiesa è stanca nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata...i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador"

-      "Io consiglio al Papa e ai vescovi di cercare dodici persone fuori dalle righe per i posti direzionali"

-      "..la conversione: la Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media?"

-      "Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nel momento del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano di una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle copie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. ...L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli.  ...Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura"

-      La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa.
... .......Dio è amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?"

-      "C'è in noi un ateo potenziale che grida e sussurra ogni giorno le sue difficoltà a credere"

-      "Le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona"

-      ..E che il neurologo del Cardinale abbia voluto annunciare pubblicamente che è stata fatta la sua volontà suona come un ultimo messaggio dell'Arcivescovo emerito di Milano. Niente accanimento, dunque niente sondino, niente  peg o alimentazione forzata, visto che da quindici giorni non poteva più deglutire per l'evoluzione terminale del morbo di Parkinson, la stessa malattia di Giovanni Paolo II. Quel sondino, quell'alimentazione forzata che era sta il punto più controverso del disegno di legge sul testamento biologico.

-      "Vorrei essere parte di una Chiesa che si indigna e combatte a fianco dei poveri e dei diseredati, che striglia i potenti della Terra quando si riempiono la bocca di Dio e sono così lontani nel loro operato"

-      "Oggi la negazione della verità assume spesso la figura dell'omissione voluta o colpevole, condizionata dalla paura o dall'interesse,o anche dalla paciosità: mi guardi il Signore da queste trappole"