martedì 15 novembre 2011

L'amore gridato ( 48° di Q. d L. )

( età 58, operaio, moglie, figlio, figlia, tre nipoti )


La settimana scorsa è migliorato sensibilmente, sino a sedersi al tavolo di cucina, finalmente senza sondino, a intrattenersi, bere e mangiare.

La speranza si infiamma, poi l'oncologo dice che l'innesto è riuscito. Il terzo innesto.

Da qualche giorno volge al peggio. Si mettono a punto le visite specialistiche, i passi obbligati della burocrazia, si fanno previsioni, si riparla anche di hospice...Lui ascolta.

Interrompo il suo silenzio con una frase scontata.
" Quando si è importanti si muovono molte persone ".

" Importante chi, io? "

La figlia non lascia terminare la frase e a voce alta
" Si, importante! "

Lui mugugna, contesta.

La figlia incalza, urla " Si, importante per noi, cosa pensi che sei, una merda? Invece no, per
noi sei importante, importante! "

" Ma cosa gridi adesso? " e si accoccola, tira il lenzuolo quasi sugli occhi.

Più che una carezza, più di parole forbite, l'abbraccio, l'amore gridato; se l'è sentito scaraventato addosso pulsante, coraggioso; se ne è avvolto tutto a goderne il tepore come in una coperta che protegge, cara da sempre, cara più di ogni cosa.

E' l'amore dei suoi, di questa bellissima famiglia.

sabato 5 novembre 2011

PASSAGGI, GESTO, TERRA, ....

PASSAGGI, GESTO, TERRA,

TRASFORMAZIONE, PELLE,

RICERCA, MANI, AZIONE,

DISCIPLINA, ESPRESSIONE,

LIBERTA', CONTATTO, OCCHI, ...



Parole a caratteri grandi, in nero sulla parete bianca. E' l'ingresso di una società sportiva, se entri non puoi non leggerle. Costruzione grammaticale compatta, quasi mozzafiato. Parole non gettate a caso sul muro, ciascuna isolata, in apparente solitudine l'una cucita all'altra. Sento che qualcosa mi manca, forse una vena di dolcezza, vorrei leggerle accompagnate da parole più umane, di quelle anche taciute ma che stanno nel cuore di ognuno a dire sorriso, accoglienza, bisogno di volerci bene.

Tante persone passano, giovani, genitori e leggendo possono sognare speranza di sicurezza, di forza, promesse di conquista.

Il fatto è che le esperienze che abbiamo alle spalle inducono a volte a scorgere in filigrana un pensiero, un senso nascosto, alla mia età risuona l'eco di uno stile già conosciuto. Chissà se anche ad altri guardando quella parete bianca è accaduto, per alcuni istanti, di farsi seri in volto.

Oltre il primo impatto,più quieto osservo. La gente passa e non legge, ha in mente altro, va di fretta oppure si ferma premurosa a intrattenere il bambino, o mentre esce si da voce per ritrovarsi..

Intanto la vita continua in tutte le sue potenzialità, forse in una forte consapevolezza del contesto critico attuale e del bisogno di evadere..., ma questo mi sta a cuore: la speranza che il rumore e le grida di ciò che è accaduto prima nel mondo, non scivolino nel silenzio del tempo.