martedì 15 novembre 2011

L'amore gridato ( 48° di Q. d L. )

( età 58, operaio, moglie, figlio, figlia, tre nipoti )


La settimana scorsa è migliorato sensibilmente, sino a sedersi al tavolo di cucina, finalmente senza sondino, a intrattenersi, bere e mangiare.

La speranza si infiamma, poi l'oncologo dice che l'innesto è riuscito. Il terzo innesto.

Da qualche giorno volge al peggio. Si mettono a punto le visite specialistiche, i passi obbligati della burocrazia, si fanno previsioni, si riparla anche di hospice...Lui ascolta.

Interrompo il suo silenzio con una frase scontata.
" Quando si è importanti si muovono molte persone ".

" Importante chi, io? "

La figlia non lascia terminare la frase e a voce alta
" Si, importante! "

Lui mugugna, contesta.

La figlia incalza, urla " Si, importante per noi, cosa pensi che sei, una merda? Invece no, per
noi sei importante, importante! "

" Ma cosa gridi adesso? " e si accoccola, tira il lenzuolo quasi sugli occhi.

Più che una carezza, più di parole forbite, l'abbraccio, l'amore gridato; se l'è sentito scaraventato addosso pulsante, coraggioso; se ne è avvolto tutto a goderne il tepore come in una coperta che protegge, cara da sempre, cara più di ogni cosa.

E' l'amore dei suoi, di questa bellissima famiglia.

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