mercoledì 23 settembre 2009

Al mio nipotino

Sardegna, coste di sabbia e di rocce a strapiombo, di vegetazione rada e terra bruna selvagge, scoscese, quasi dirupo sino a mare. Acqua aperta all'orizzonte e chiusa nei golfi, acqua di blu e di verdi che digradano delicati e intensi. Macchia mediterranea, eucalipti come filari lungo le strade, il cielo azzurro, alto. I nuraghi dalla preistoria,...poi la storia con chiese romaniche, soffitti a carena di nave, monasteri. E ancora la storia più vicina, di una città "brutta": una cosa bella soltanto vi era, una persona... qualcuno se l'è portata via ..a Milano. Rideva lo zio e ridevamo tutti noi !
Ma bellissimo è anche essere stati insieme, uno zio "maestro" raffinato e affettuoso, la dolcezza di una zia, un bambino di dieci anni, tipetto sveglio, felice e contento di tutto, che protestava però l'ingiustizia di non poter rimanere in Sardegna,.. e al seguito due nonni,anche loro felici. Qualcuno ha obiettato "No, i nonni erano quattro".
Oggi dalla mia scrivania ho aperto una finestra sul Tirreno, una folata di vento di mare, il ricordo allegro delle persone a cui vuoi bene, a cui vuoi dire grazie.
Nonno Luigi

1 commento:

  1. grazie nonno!è stato molto bello e credo di aver visto questa zona della Sardegna in un modo unico .Non solo il mare , ma cose di cui non immaginavo l'esistenza e che molti turisti "veterani" della Sardegna non hanno mai visto.
    Ciao .Samu .

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