sabato 4 gennaio 2014

Verifica di un lungo periodo - L'addio alle cose nella quotidianità (Q di L. 81°)



(Segue da 80°)

     Il ritorno al presente è ritorno alla normalità delle cose, degli spazi e della relazione. Riscoprire che si è ancora padroni del proprio tempo dà slancio al malato non solo psicologicamente, è libertà spirituale e intellettuale di pensare e fare scelte consapevoli. Evito "strategie" studiate e tento di interessarlo a realtà personali vive, mentre ci parliamo, sincere e amiche.

     Posso ricordare a titolo di esempio che il malato prova grande consolazione nel sentirsi ringraziare, senza falsità, per la gioia di averlo conosciuto personalmente, pur dolendomi della causa che ci ha fatto incontrare. Sente di esistere, di essere importante per qualcuno, qualcuno lo stima e ne gioisce. Gli dico che mi piacerebbe intrattenermi con lui, che è interessante, i nostri colloqui ci permettono di abbordare ogni argomento, bello o triste che sia, sempre con la fiducia di poter parlare in libertà, di ascoltarci e risponderci con franchezza anche quando le opinioni divergono.

     Anche con i familiari del malato il colloquio può mettere in comune ciò che ognuno sente di importante nella vita, non escluso il bene e la simpatia, le difficoltà e la paura, e, per chi ha fede, la certezza che l'amore del Padre ci avvolge. Argomenti anche di altra natura e di ordine pratico aiutano il malato a ristabilire una presenza consapevole, purché li senta suoi e siano resi vivi mentre si sta insieme.

     " Scandire il presente nella condivisione del comune destino aiuta il malato a non sentirsi un'isola che muore alla vita, ma un anello nella catena degli uomini, una continuità vissuta anche attraversi i tempi degli altri.  " (autore n.n.)

     La quotidianità che a volte ci ha persino annoiato o dalla quale siamo forse fuggiti, improvvisamente ci appare cara, e ora può accogliere silenziosamente in sé stessa "il grande cambiamento", e il tempo presente e la normalità delle cose e il silenzio ci aiutano a portare pace.

     (Mc. 4,35-41. "...Verso sera disse loro "Passiamo all'altra riva...   perché siete così paurosi, non avete ancora fede?" )

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