mercoledì 25 marzo 2009

I genitori attendono davanti alla scuola

Giovannino e mio nipote Samuele sono amici, stessa classe alle elementari e all'oratorio, si ritrovano in cortile, qualche volta a casa. Il loro fabbricato di là delle aiuole, lo vedo dalla finestra, c'è occasione di incontro, ci si saluta volentieri, si scambia qualche parola, ci si accompagna.

Da "radio genitori":

Giovannino alla mamma (si riferisce a Elena e me),

- Oggi ho incontrato i nonni di Samuele.
- I nonni quali?
- Quelli che sorridono sempre.

Così ci hanno riferito, la sorpresa divampa in uno scoppio di ilarità, di risa gioiose.

Un bambino gratuitamente ci laurea "Nonni sorridenti"... insolito no? e magnifico!

Caro Giovannino le tue parole sono commoventi per la loro innocenza (questo seduce gli adulti),
ma capaci anche (inconsapevolmente) di ferire chi senza ragione viene escluso. Come sai, Samuele ha altri nonni che però abitano lontano da noi, per questo li incontri di rado e li conosci poco, ma ti assicuro sono tipi allegrissimi e sanno giocare coi bambini. Anche per noi è proprio bello stare in tua compagnia, e ti ringraziamo perché la tua stessa presenza ci aiuta ad essere sereni.

Passa il momento della festa, rimane la quiete dentro. Immagino il parlare serio di un bambino, il tono semplice della sua voce mentre di nuovo pronuncia quelle parole, e tento di capire il dono che abbiamo ricevuto.

Noi tutti insieme, con nonna Tina e nonno Franco, NONNI sempre "a tutto maiuscolo" e sempre cari.

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